Ravenna nella luce del passato e nelle attività del presente

data: [1928-1931]

durata: 00:49:35

colore: b/n

sonoro: muto

codice filmato: M021402


data: [1928-31]

Ravenna con la sua storia passata, presente e futura. Gli splendidi monumenti del passato imperiale e la vita quotidiana dei contadini e dei pescatori. La produttività artistica e quella agricolo-industriale.

  • lingua: italiana
  • nazionalità: italiana
  • Casa di produzione: Istituto Nazionale Luce
  • Anno di produzione: [1928-31]
  • un mosaico descrive il porto di Ravenna: alte mura sul mare, imbarcazioni attraccate nel porto, una ha le vele spiegate
  • panoramica dell'esterno della chiesa di san Giovanni Evangelista costruita sulla chiesa che Galla Placidia volle per affermare il principio legittimistico della successione imperiale nella famiglia teodosiana
  • il mausoleo di Galla Placidia, accanto alla chiesa: ha la forma della pianta a croce latina, i suoi mosaici, tra i migliori che si sono conservati nei secoli, si stendono nelle volte dei quattro bracci , sulle lunette di fondo e sulla cupola centrale
  • il battistero dell'Ursiana, costruito sopra un precedente edificio dal vescovo Neone nel 451, è a pianta ottagonale
  • l'interno: quattro pareti rettilinee con quattro nicchie, due piani sovrapposti di arcate, i mosaici riempiono tutti gli spazi e si legano con l'architettura, in basso girali di foglie d'acanto, in alto sulla cupola gli apostoli guidati da Pietro e Paolo che recano le corone di gloria
  • la riproduzione in mosaico del palazzo di Teodorico, la scritta latina sul frontale Pala Tium
  • i mosaici di santa Apollinare Nuovo
  • il battesimo di Cristo nel Giordano, con la personificazione del fiume, al centro della cupola del battistero
  • l'ingresso della chiesa di Teodorico con le colonne di bigio, alcuni balilla giocano davanti alla chiesa
  • il mausoleo di Teodorico è una possente mole costruita con grandi conci di calcare, ha due piani: quello inferiore è ad arcate, quello superiore è circolare e coperto da una cupola monolitica simile ad un coperchio di un sarcofago
  • i mosaici della basilica di san Vitale che raffigurano Giustiniano e Teodorica con il loro seguito
  • panoramica esterna della basilica ecclesiana
  • il loggiato interno della basilica che sostiene il matroneo superiore
  • alcuni mosaici di san Vitale tra cui quello di Cristo con gli angeli, san Vitale e il vescovo Ecclesio che fu il primo a costruire la chiesa
  • la splendida basilica di santa Apollinare in Classe
  • l'esterno con una pianta rampicante che si insinua nelle finestre e il campanile di forma rotonda, l'interno con le splendide colonne che dividono le tre navate
  • l'interno della cappella del palazzo arcivescovile
  • la cattedra di Massimiano, il trono in avorio dell'arcivescovo Massimiano, colui che inaugurò la chiesa di san Vitale nel 547, si trova nel museo arcivescovile
  • immagine di tutto il possente trono e primo piano delle figure dei santi che si trovano alla base
  • il mosaico che ritrae san Apollinare con le pecorelle che vanno verso di lui, fu un evangelizzatore
  • le fanciulle di sant'Apollinare nuovo, viste da lontano e in primo piano
  • nella parete opposta i santi e i martiri di sant'Apollinare nuovo
  • sia le donne che gli uomini recano corone di alloro
  • le arcate di marmo che raccontano la parola del Vangelo
  • il mastodontico palazzo degli Esarchi
  • panoramica a 365 gradi della magnifica pineta dagli alberi secolari, un giovane passeggia nel verde
  • i canali consentono alla città di mantenere un perenne contatto con il mare, l'antico porto romano si è perduto
  • le torri campanarie: una rotonda con finestre bifore e trifore, una squadrata e senza aperture
  • i sarcofaghi sono una grande tradizione della zona: vi sono esemplari che vanno dal IV al IX secolo, con il trascorrere del tempo le figure tendono a scomparire per dare spazio a ornamenti simbolici come pecorelle, pavoni e colombe, croci e monogrammi: l'urna della famiglia Traversari che affermò la sua signoria sulla città nel XII secolo
  • la chiesa di Nostra Donna sul litorale ravennate, la possente ed alta torre campanaria
  • il mosaico nella chiesa che narra la morte della Madonna, attorniata dagli Apostoli
  • la chiesa di san Francesco dove si svolsero i funerali di Dante
  • la torre campanaria con le finestre che inziano bifore, ma salendo verso l'alto diventano quadrifore
  • l'interno con le tre navate e i colonnati che le dividono
  • primi piani dei bassorilievi marmorei
  • il portale della chiesa di san Giovanni Evangelista
  • il sepolcro di Dante, alcune persone vengono riprese mentre camminano per la strada
  • una lapide ricorda il luogo dove furono rinvenute le ossa di Dante
  • una scolaresca gioca nel chiostro della chiesa di san Francesco, i bambini si divertono a correre intorno al pozzo dove è seduta l'insegnante, un girotondo di bimbi di diversa età
  • dopo il lungo periodo di lotte intestine tra gli esarchi e le famiglie principali, Ravenna perde il suo dominio e cede tutta la sua ricchezza portuale alla sorgente Venezia
  • la Rocca Brancaleona, fortificazione della città che riporta il leone veneziano come simbolo
  • la loggia del palazzetto veneto del comune voluta da Pietro Lombardo e costruita con le colonne tolte alla chiesa di sant'Andrea dei Goti che fu demolita durante la dominazione veneta
  • il palazzo del comune e le due colonne in piazza Maggiore di Pietro Lombardo, persone dietro le finestre del palazzo
  • il chiostro di san Giovanni Evangelista con un pozzo al centro e alberi da frutto intorno
  • la scultura di un volto di giovane con gli occhi chiusi ed il pizzetto
  • la colonna dei Francesi che ricorda la dominazione napoleonica iniziata nel 1797
  • palazzo Rasponi che appartiene al periodo in cui la città rientra nel pontificato, la cattedrale
  • la porta Serrata e la porta Nuova che consentono l'ingresso nella città
  • la facciata di santa Maria in Porto
  • l'imponenete biblioteca classense tutta in legno con due piani di scaffali per la raccolta di libri
  • la fattoria delle Mandriole dove Garibaldi soggiornò
  • un uomo seduto davanti l'ingresso, donne, una con il figlio in braccio, che passeggiano davanti l'aia, un carretto trainato da buoi, un giovane in bicicletta
  • la piccola e buia stanza dove morì la moglie di Garibaldi, Anita
  • altissimi pioppi fanno da cornice al monumento che ricorda il luogo dove fu sepolta Anita, alcune persone rendono omaggio
  • un tipico capanno con il tetto fatto di paglia, dove visse Garibaldi, usato normalmente dai pescatori del luogo
  • fine prima parte 10 minuti e 1 secondo
  • 9 secondi di nero
  • inizio seconda parte 10 minuti e 10 secondi
  • Ravenna moderna
  • panoramica della facciata e dei laterali del palazzo del fascio, dal basso verso l'alto
  • la fotografia dell'interno della sala delle riunioni con un grande tavolo circondato da molte sedie, una sala più piccola con il tavolo coperto di carte
  • la facciata del palazzo delle poste con molte finestre, l'edificio finisce ad angolo con una vecchia costruzione, la strada passa sotto un arco del vecchio palazzo
  • il palazzo della provincia che ricorda le costruzioni locali con un loggiato a tante colonne e l'ultimo piano con finestre bifore
  • il balconcino ha un fascio littorio di marmo
  • l'edificio del sindacato dei lavoratori fascisti che un elenco riunisce in 65000 iscritti divisi per il tipo di occupazione, anche intellettuali
  • un ambulatorio del sindacato: un dottore fa una fasciatura alla mano di un uomo in piedi, una signora attende, un uomo lavora alla scrivania, un infermiera prende dall'armadio una fasciatura e poi fascia la mano della paziente
  • il viale di accesso alla stazione ferroviaria, sul fondo, un autobus lo percorre in senso di marcia verso la cinepresa
  • l'arrivo in stazione di un treno con una locomotiva a vapore, viaggiatori attendono sulla banchina di salire sul treno, alle loro spalle un treno fermo
  • il facchino accorre con il suo carretto per prendere i bagagli di un viaggiatore, quelli che sono scesi dal treno, che subito riparte, attraversano il binario
  • donne, uomini, bambini, preti e giovani italiane in divisa
  • il lungo canale Corsini che reca al porto, barche da pesca e da diporto attraccate
  • un battello commerciale viene scaricato da sacchi, i marinai camminano su un pontile di legno costruito sul momento per arrivare direttamente sul camion
  • alcuni sacchi vengono fatti scivolare su un lunghissimo tronco di legno, quindi i marinai li caricano sulle spalle
  • con una gru a manovella vengono scaricati dalla stiva, per mezzo di una tinozza di legno, pietre di grandi dimensioni
  • uomini lanciano pezzi di legno sulla banchina e quindi questi vengono caricati su un carretto trainato da un mulo
  • grandi tronchi di legno vengono scaricati da un battello e con una gru messi su un camion
  • dalla nave Sara Sagliese vengono caricate balle di fieno
  • le balle vengono prese da un carretto da scaricatori coperti con sacchi di iuta, poi legate le balle sono messe sul ponte della nave con una gru
  • veduta della banchina con tanti carri che portano fieno
  • navigando sul canale si incontrano navi pescherecci e navi da carico, un treno merci arrivato sino sulla banchina dove è attraccata una nave
  • le paranze dei pescatori ritornano dopo la pesca ed approdano nella parte finale del canale Corsino
  • i pescherecci attraccati al molo uno dietro l'altro
  • le vele e le reti appese
  • le cassette e le ceste di pesce vengono scaricate dal peschereccio e i pescatori trasportano il pesce con delle lettighe di legno
  • il mercato del pesce con vendita soprattutto di anguille e razze
  • un battello a vapore trasporta passeggeri, attracca alla banchina e le persone scendono
  • la larghissima spiaggia in una giornata ventosa
  • persone vestite passeggiano, qualcuno ha il costume ma anche l'accappatoio
  • bagnanti al mare: giovani, bambini e donne che fanno il bagno completamente vestite
  • pattini e giochi sulla spiaggia: alcuni ragazzi si divertono sulle parallele, due riescono anche a farvi la verticale
  • altri giochi ginnici sulla spiaggia con gli anelli
  • il carico di carbone di una nave alla darsena per mezzo del braccio di una grande gru
  • il carbone è dell'industria mineraria ed agricola Montecatini
  • panoramica degli stabilimenti per il cemento della fabbrica Portland Natural di Marna di Spoleto
  • veduta generale dello stabilimento e dei silos ravennati del mulino da grano della fabbrica Bagnoli e Padovani
  • il lento movimento del braccio meccanico di un elevatore mentre discende ed entra nella stiva di una nave
  • un altro stabilimento industriale: la carrucola trasporta dalla nave di una stiva del materiale
  • veduta in lontananza dei capannoni dello zuccherificio della Società Ligure Ravennate
  • la centrale elettrica di Ravenna, il cuore della centrale dove vengono prodotti 50000 volts
  • parte terza 21 minuti e 12 secondi
  • la campagna ravennate è stata ricavata da una grande bonifica
  • le tenute agricole comunali: carretti trainati da buoi e cavalli
  • le mucche vengono fatte uscire dalla stalla, una reagisce nervosamente saltando sulle zampe anteriori, ma il contadino riesce a trattenerla con la corda
  • il pollaio con gli animali da cortile al ruspo, uno dei tacchini gira su se stesso e fa la ruota
  • un combattimento tra tacchini
  • le distese di campagna per la coltivazione del tabacco, una fanciulla, con le trecce, cammina e stacca le foglie delle piante di tabacco
  • mandrie di buoi al pascolo
  • la sede di una cooperativa agricola che si compone di 20000 soci
  • dirigenti e impiegati, che lavorano nella cooperativa, in gruppo davanti alla cinepresa, ridono e scherzano tra loro, primo piano di due seduti al centro
  • prima parte della Ravenna agricola
  • le paludi acquitrinose e malsane delle valli di Comacchio
  • la coltivazione del riso, unico prodotto agricolo possibile in un terreno così acquitrinoso
  • dopo la bonifica il terreno viene coltivato a grano, bietole e foraggi
  • contadine e contadini rastrellano lo strame a mano con lunghe falci o passandovi con la macchina trainata dai buoi
  • una donna segue la macchina che falcia, guidata da un uomo
  • la donna fatica a liberare la falce meccanica dalla paglia e un altro uomo l'aiuta a farlo
  • i mucchietti di foraggio lasciati dalla macchina vengono radunati dalle contadine che hanno grandi rastrelli
  • una lunga fila di braccianti falcia il prato con lunghe falci
  • il trasporto del foraggio dai campi alla fattoria viene fatto caricandolo su carretti trainati da buoi, i contadini camminano accanto agli animali e li incitano a volte con la frusta
  • il foraggio diviso in fascine forma grandi covoni
  • anche le donne fanno lavori di grande fatica: una giovane donna trasporta sulle sue spalle un grande sacco, mentre lo fa si sostiene con una mano su un fianco
  • un uomo porta le sue mucche ad abbeverarsi ad un fontanile
  • una trebbiatrice meccanica trebbia il grano, i chicchi vengono raccolti in sacchi di iuta che poi sono pesati sulla bilancia
  • un'altra macchina agricola che pressa la paglia e forma le balle
  • donne ed uomini lavorano insieme
  • una mandria di vitelli viene fatta uscire dalla stalla, poi dalla fattoria e quindi avviata al pascolo
  • quando si muovono tutti insieme alzano un gran polverone
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