cartina d'Italia con evidenziate le zone con le acque costiere
le acque costiere sono distese d'acqua che si sono formate naturalmente ad opera di processi geologici in prossimità della linea di costa e sono un aspetto tipico della natura italiana
nella cartina vengono indicate evidenziandole le varie aree di acque costiere:
lagune venete (di Grado e di Venezia)
valli di Comacchio
laghi di Lesina e Varano in Puglia
saline pugliesi
laghi Fusaro e Patria (in Campania)
laghi di Paola, Monaci, Caprolace e Fogliano (nel Lazio)
la laguna di Orbetello e il lago di Burano (in Toscana)
gli stagni di Cagliari e Oristano (in Sardegna)
lo stagnone di Marsala (in Sicilia)
vista dall'alto di alcune di queste aree
opere idrauliche che regolano i flussi in queste aree
spiegazione attraverso disegni animati della formazione di un lago costiero
formazione di lagune e laghi costieri con spiaggia bassa e con costa frastagliata e rocciosa
laguna di Orbetello
interventi umani per mantenere l'equilibrio ottimale della laguna al fine di produrre una forte quantità di pesce
cartello stradale indicante il paese di Orbetello
le case del centro abitato
industrie sulla costa
tratti di mare inquinato
spiaggia sporca e piena di rifiuti
oasi WWF nella laguna di Orbetello
cartelli wwf che indicano le specie di alberi presenti nell'oasi
visitatori dell'oasi con la guida
una giovane coppia si avvicina ad un punto predisposto per il bird watching
oasi del Lago di Burano
turisti si dirigono verso il rifugio faunistico
con un potente cannocchiale i visitatori osservano gli animali
uccelli nella laguna
fenicotteri nelle zone lagunari della Sardegna
fenicotteri in volo
striscia di terra tra il mare ed il lago di Burano
il lago di Burano è da considerarsi un modello di ambiente naturale per la flora e la fauna
il lago presenta una collezione vivente dell'avifauna e della flora tipiche della duna costiera mediterranea
fanghi salmastri del lago con piantine di salicornia
le canne e le cannucce di palude che bordano le rive
piante della tipica macchia mediterranea sulle dune: ginepro, lentischio, sabina, pini marittimi, lecci
primi piani delle varie piante citate
folaghe e molte specie di anatre sul lago
canale artificiale che regola i rapporti con il mare del lago di Burano
immagini di repertorio delle paludi pontine
butteri con cavalli bradi
mandria di bufali
mandriani intorno al fuoco
bonifica paludi pontine
un treno entra in stazione in un paese dell'Agro pontino
dal treno scendono ex combattenti del Veneto cui sono state assegnate le terre bonificate
famiglie con bagagli e bandiere italiane
una donna porta in braccio un bimbetto vestito con divisa fascista e fez in testa
folti gruppi di coloni con le vanghe in mano si avviano verso le terre bonificate
laghi costieri ricostituiti dopo la bonifica pontina
il lago di Paola (o lago di Sabaudia)
duna sabbiosa con caratteristica vegetazione a macchia mediterranea che separa il lago dal mare
vitelli al pascolo
chiuse che regolano i flussi d'acqua in entrata e in uscita
cartina a rilievo della zona con la città di Sabaudia che con i suoi scarichi ha inquinato l'ambiente circostante alterandone l'equilibrio biologico
un gruppo di idrobiologi in barca effettua dei rilevamenti nelle acque del lago di Paola
sonda che viene calata a diverse e profondità e serve per misurare la concentrazione dell'ossigeno disciolto nell'acqua
una biologa agita la sonda in acqua e controlla poi i parametri su un apposito strumento elettronico
un biologo recupera con un arganello una bottiglia che è stata fatta aprire sott'acqua con un comando dalla barca in modo da poter prelevare un campione ad una profondità prestabilita
il campione d'acqua viene travasato e messo da parte per essere poi analizzato in laboratorio
alla bottiglia è applicato un termometro che registra la temperatura dell'acqua alla profondità cui è stato prelevato il campione
una biologa controlla il termometro
sul fondo viene calata una piccola draga per raccogliere campioni di fango
il fango viene poi setacciato per separare gli organismi che vivono in questo ambiente
dalla barca in movimento viene lanciato un retino molto sottile per catturare i microrganismi che vivono sospesi nell'acqua (detto plancton)
l'acqua con i microrganismi viene posta in un recipiente di plastica
a terra con una pipetta una biologa preleva i campioni di acqua e di organismi viventi dai contenitori e li mette in apposite boccette con cui verranno trasportati in laboratorio
tutte queste analisi vengono ripetute più volte durante l'anno
grafico che mostra le correlazioni tra salinità e temperatura nei vari mesi dell'anno
le acque costiere quindi si modificano a seconda delle stagioni
panoramica della zona
canne lacustri
esperimento di laboratorio in cui vengono mescolate acqua dolce e acqua salata
l'acqua dolce è colorata in azzurro
le due acque restano a lungo separate senza mescolarsi
si mescolano solo con una agitazione meccanica che in natura corrisponde al moto ondoso
idrobiologa esamina al microscopio il plancton
analisi microscopica di minuscoli crostacei che ne mostra la varietà di forme
un ricercatore in laboratorio esamina i microrganismi con un microscopio elettronico a scansione
sullo schermo compaiono ingranditi i piccoli crostacei planctonici
molluschi adagiati sul fondo sabbioso di acque costiere
un gambero sul fondo smuove la sabbia
un granchio si maschera con alghe per difendere le uova
pesci nuotano in acqua
larve di anguille, dette ceche
anguille adulte, dette argentine, mentre tornano in mare per deporre le uova
pesci latterini
diverse specie di cefali che popolano tutte le acque costiere
orate che entrano dal mare in primavera e nel lago costiero si nutrono di conchiglie e vermi
le orate ai primi freddi tornano al mare
spigola o branzino mentre cerca il nutrimento nelle acque costiere
le spigole entrano nei laghi costieri in primavera dove crescono nutrendosi prima di plancton e poi di latterini o cefali e in autunno tornano in mare per riprodursi
acque superficiali di un lago costiero
viene illustrata con disegni la catena alimentare delle acque costiere
immagini tratte da un documentario di Fernando Cerchio del 1942 che mostrano alcune scene della vita dei pescatori di anguille nelle Valli di Comacchio intorno agli anni '20:
i pescatori escono di notte vestiti con lunghi impermeabili gommati e stivaloni e si avviano alle loro barche
si avvicinano agli sbarramenti di canne da loro stessi preparati dove vengono bloccate le anguille che in autunno dal lago costiero tornano verso il mare
i pescatori scendono dentro lo sbarramento e con delle apposite pale raccolgono le anguille che fanno poi scivolare dentro enormi ceste
pescatori puliscono le anguille
lavorazione delle anguille per la marinatura e successivo inscatolamento
vegetazione lacustre delle Valli di Comacchio
panoramica della zona
casa dei guardiani dotata di un radar posto sul tetto che permette di scoprire i pescatori di frodo
pescatori al lavoro
canale di Porto Garibaldi
imbarcazioni all'ancora dotate di reti a bilancia
pescatori all'alba raccolgono il pesce con grossi retini e lo mettono in recipienti
sulla banchina il pesce pescato viene venduto ai grossisti
bacinelle colme di pesce vengono pesate su una stadera
la laguna di Comacchio
strutture di acquacoltura
grandi vasche per l'allevamento del pesce
anguille di allevamento
laboratorio in cui viene riprodotto l'intero ciclo alimentare dei pesci allevati
in un altro laboratorio viene sperimentato un regime dietetico per il cefalo al fine di determinarne il valore proteico
vasche con i cefali
isola di Pellestrina nella laguna veneta
centro di sperimentazione e di produzione specializzata nella riproduzione artificiale di alcuni pesci marini (spigole e orate)
vasche in cui viene prodotto fitoplancton e zooplancton
vasche in cui vengono allevati i pesci
vasche esterne in cui crescono i giovani pesci
un piscicoltore getta mangime nelle vasche
sopra le vasche esterne ci sono delle strutture metalliche che vengono usate come serre per mantenere una temperatura ideale anche durante l'inverno
località della Lucania in cui si sono realizzate artificialmente delle zone di acque costiere caricando acqua di mare per mezzo di idrovore
stagni artificiali coperti durante la stagione fredda
piscicoltori all'interno degli stagni artificiali
in Puglia, presso i laghi costieri di Lesina e Varano, il CNR ha creato un istituto per lo sfruttamento biologico delle lagune
ricercatori al lavoro nel laboratorio dove si sperimenta la riproduzione di alcune specie pregiate di crostacei e di specie ittiche
biologo controlla le vasche dell'allevamento
ricercatore al lavoro con apposite apparecchiature elettroniche
nel centro si studiano gli ambienti ideali per la riproduzione, l'influenza della luce e delle diverse temperature, si sperimentano diete artificiali per un allevamento rapido ed intensivo di pesci e crostacei
piscicoltore getta il mangime in vasche da allevamento poste all'esterno