Il cinema delle meraviglie Cinerivista 'INCOM' 1943 in due tempi e quattro parti presentata da MACARIO e CARLO RIZZO; Sui pattini a rotelle; Cacciatori di rettili; Nel paese dei ranocchi; Ritmi Nuovi
titoli di testa scorrono impaginati all'interno di uno schermo accanto alla fotografia di Macario che li osserva mentre manovra dei rulli di pellicola
campo lungo: panoramica da destra verso sinistra di un paese medievale in tufo
fiction:
Macario cammina con dei rulli di pellicola in mano; una coda di pellicola è in terra e viene trascinata finché un passante non ci cammina sopra; Macario si volta e lo apostrofa dicendogli di stare attento; in secondo piano vi è l'ingresso di un cinema-teatro con una coda di persone davanti alla biglietteria, ancora chiusa
Macario si avvicina alla coda delle persone e scherza con loro prima di precipitarsi ad aprire la biglietteria
le persone in coda si lamentano
Macario apre gli sportelli della biglietteria con il sollievo delle persone
Macario inizia a fare l'appello dei presenti; egli rimprovera uno di loro perché è assente da tre giorni
Macario distribuisce i biglietti, poi chiude gli sportelli sul volto di un uomo
Macario, in veste di maschera, apre le porte del cinema, controllando i biglietti
ad un signore anziano, che non riesce a trovare il biglietto, Macaria vidima la cravatta, quindi lo fa entrare
Macario impedisce l'ingresso al signore che aveva cercato di entrare precedentemente
Macario impedisce inizialmente a un gruppo di bimbi di entrare, perché sprovvisti di biglietto, poi li porta con sé in cabina, vestendo i panni dell'operatore
il pubblico si siede nella sala
Macario è in cabina di proiezione con i bambini e mostra loro la macchina dicendo che è un po' difettosa; i bambini, mentre Macario è distratto, aprono il contenitore di un rullo e infilano dentro, vicino alla pellicola avvolta, un serpentello finto
Macario colpisce con un grosso martello la macchina da presa
Macario mostra ai bambini le operazioni necessarie per la proiezione
scherzando sul processo produttivo di un film
nella cabina entra uno spettatore con un braccio e la fronte fasciati e protesta, chiedendo quando inizia lo spettacolo
l'uomo è un regista e Macario lo prende in giro
Macario fa uscire tutti dalla cabina, quindi aziona delle leve e la macchina da proiezione si mette in movimento tra vari scoppiettii
inquadratura dello schermo nella sala sul qualche iniziano a scorrere le immagini del primo film:
"Sui pattini a rotelle"
giovani si avviano all'ingresso di un edificio sede di una pista di pattinaggio
campo medio dall'alto: veduta di una pista di pattinaggio all'aperto sulla quale numerose persone stanno andando sui pattini a rotelle
molti ragazzi cadono mentre pattinano, tra le risate dei compagni
persone entrano; ragazzi e ragazze indossano i pattini, tra loro anche un signore di mezza età con cappello e occhiali
un gruppo di ragazzi cade in terra mentre pattina
due bambine in abitino sportivo invitano il signore con gli occhiali a pattinare
il signore, che Macario, commentando il filmato, chiama scherzosamente "il cavaliere", si avventura in pista, cadendo subito
ragazzi pattinano
il cavaliere sorride mentre vede delle ragazzine pattinare con disinvoltura
l'uomo prova a pattinare ma barcolla e, per non cadere, cerca di aggrapparsi al braccio di una ragazzina, facendo cadere anche lei
un gruppo di ragazzi e ragazze pattina con abilità, passando sopra all'uomo steso a terra
l'uomo prova ancora a stare in piedi sui pattini mentre intorno a lui sfrecciano i ragazzi sui pattini, finché non cade
ragazze sedute ai margini della pista ridono; una di loro sta sfogliando un album di fotografie che ritraggono pattinatori in costume dell'Ottocento
dissolvenza
su un pista da pattinaggio si esibiscono uomini e donne in costumi ottocenteschi; tra loro si distinguono i campioni Egilda Cecchini e Arturo Garagnani
i due campioni si esibiscono in un saggio di pattinaggio artistico
i due campioni si esibiscono in costumi differenti
gruppo di giovani, ragazze e ragazzi, su una pista di pattinaggio si preparano a seguire la lezione tenuta da Egilda Cecchini
la campionessa mostra un passo
la pistola di uno starter spara e dei ragazzi iniziano una corsa di velocità sui pattini
fasi della corsa
il pubblico applaude al termine della gara
immagini di una partita di hockey sui pattini
fasi della partita
coppie di pattinatori si esibiscono in diversi saggi di pattinaggio artistico
Egilda Cecchini si esibisce in costumi diversi
fasi dello spettacolo
conclusione del film
il pubblico nella sala cinematografica applaude
gag tra Macario e il signore che non aveva voluto fare entrare nel cinema; l'uomo si rivela essere il proprietario della sala al quale Macario deve l'affitto
l'uomo chiama alcuni suoi aiutanti e li porta nella cabina di proiezione con l'intento di sequestrare i macchinari e i film
Macario cerca di opporsi e l'uomo apre, nel tentativo di prenderla, la scatola all'interno della quale il bambino aveva messo il serpentello; impaurito scappa insieme ai suoi aiutanti
il panico si diffonde nella sala del pubblico mentre i bambini ridono
Macario si rende conto che il serpentello è finto
Macario si affaccia in sala per tranquillizzare il pubblico dicendo di aver catturato il serpente; quindi lo mostra
il pubblico, compreso il proprietario della sala, si siede per assistere alla proiezione successiva
sullo schermo iniziano a scorrere le immagini del secondo film:
"Cacciatori di rettili"
panoramiche di un paesaggio di campagna;
due uomini camminano verso la sponda di un ruscello, quando l'obbiettivo della macchina da presa inquadra un serpente che striscia sul terreno
riprese del serpente mentre entra in acqua
i due uomini camminano lungo il ruscello alla ricerca di serpenti
la biscia d'acqua continua nuotare nel ruscello
l'uomo che cammina in acqua scorge la biscia e l'afferra, riponendola in un sacco
un cucciolo di cane abbaia e saltella
i due cercatori di rettili scorgono un altro serpente annodato sul ramo di una quercia
uno dei due uomini allunga un bastone e riesce ad afferrare il serpente
una tartaruga corre via lasciando alla spalle delle uova
il cucciolo di cane abbaia alla tartaruga
uno dei due uomini l'afferra
un ramarro corre sul terreno
uno dei due cacciatore riesce a prenderlo, adescandolo come un pesce
un cacciatore agguanta con un panno scuro un serpente che striscia sull'erba, quindi lo infila in un sacco
il cacciatore scorge un altro serpente che sale lungo il tronco di un albero; l'uomo lo prende con la mano
un serpente si contorce sopra un gruppo di uova, quindi sguscia via
la mano del cacciatore afferra le uova
riprese di alcuni serpenti che strisciano lasciandosi alle spalle le vecchie pelli
uno dei due cacciatori ne stana uno, sotto un sasso
primissimo piano di un serpente avvolto su se stesso
ramarri su un sasso
un serpente afferra un ramarro
il ramarro giace privo di vita, ma si avvicina un altro ramarro che attacca il serpente
anche il secondo ramarro viene ucciso dal cervone
i cacciatori di serpenti camminano lungo il ruscello dove un uomo è seduto a pescare
i due uomini agguantano un serpente, sotto lo sguardo incredulo e impaurito del pescatore, e lo infilano in un sacco
una tartruga nuota in acqua finché non viene agguantata
un cacciatore cerca di afferrare un serpente in acqua
il pescatore osserva con espressione atterrita
un serpente striscia sulle rocce, vicino al pescatore ignaro
l'uomo mette un'altra esca sull'amo
il serpente si avvicina al barattolo dove si trovano le esche e il pescatore, per sbaglio, lo afferra, quindi urla per lo spavento
il serpente striscia tra l'erba
uno dei due cacciatori lo afferra
anche il pescatore tenta di afferrare un serpente, pensando che sia facile e, dopo esserci riuscito lo mostra trionfante ai due cacciatori che iniziano a indietreggiare spaventatissimi, avvertendo lo sventurato che si tratta di una vipera
l'uomo la getta via
gli uomini le iniziano a dare la caccia finché non riescono ad acciuffarla
un treno in corsa
il commentatore della Incom si sostituisce a Macario spiegando, mentre le immagini scorrono, dove vanno a finire i serpenti catturati
degli uomini in camice bianco prendono i serpenti che arrivano chiusi in sacchetti e in scatole e li gettano in un recinto insieme a una moltitudine di vipere
interno di un laboratorio dove molti serpenti sono sotto spirito in contenitori trasparenti
i ricercatori afferrano una vipera con il corno e le fanno mordere un pezzetto di pergamena per estrarle il veleno
la stessa operazione viene effettuata con un aspide
inquadratura delle provette e dei contenitori di veleno
un uomo inietta una dose di veleno nel collo di un cavallo, per immunizzarlo
in un archivio un addetto mostra la scheda di un cavallo sulla quale sono registrate le fasi del processo immunitario a cui viene sottoposto
due uomini stanno estraendo dieci litri di sangue dal cavallo immunizzato
inquadratura di recipienti di vetro dove il sangue del cavallo si è coagulato liberando il siero
due infermiere stanno riempendo alcune fialette con il siero antivipera estratto dal sangue del cavallo
alcune donne stanno confezionando in pacchetti da distribuire nelle farmacie le provette di siero
veduta di un casolare di campagna davanti al quale passa un carro carico di covoni
un contadino conduce una coppia di buoi all'abbeveratoio
una giovane donna scende per la scala esterna dell'abitazione, con una bambina in braccio
la bambina corre ad accarezzare un cane seduto sulla paglia quindi va a passeggiare tra i covoni
una vipera tra i covoni
la vipera morde il polpaccio della bimba che inizia a urlare
la madre e il padre accorrono mentre il cane va a stanare il rettile
la bambina viene portata al pronto soccorso
la bimba viene stesa su lettino quindi le viene iniettato il siero antivipera
il cane, dopo aver ucciso la vipera, corre verso il pronto soccorso
tutti sono riuniti intorno al lettino dove giace svenuta la bambina quando entra anche il cane che le inizia a leccare una manina
la bambina si rianima ormai fuori pericolo
fine della proiezione
Macario nella cabina di proiezione estrae dall'interno della macchina da presa una padella fumante e si siede per mangiare
la macchina da presa inizia a scoppiettare; Macario prende un cartello e lo appende all'esterno della cabina
inquadratura della scritta sul cartello: "Fine del primo tempo"
inquadratura della scritta: "Secondo tempo"
Macario, che sul cappello ha scritto: "Genlataio", passa tra il pubblico a vendere i gelati
si alza in piedi il proprietario che afferra un cono gelato, quindi chiama i suoi aiutanti; questi, usciti dalla cabina di proiezione, stanno portando via molti rulli di pellicola
il pubblico in sala protesta
gli aiutanti del proprietario fanno alzare le persone per portarsi via le sedie
Macario entra nella cabina e trovandola vuota inizia a piangere
scorcio dall'alto della sala cinematografica dove gli aiutanti del proprietario stanno continuando a portare via le sedie; ma mentre loro escono da una porta, dall'altra entrano dei ragazzini con le sedie sequestrate che risistemano in platea
il proprietario si accorge, quando è troppo tardi, che le sedie sono state riportate tutte dentro; il pubblico, ormai seduto, applaude per vedere lo spettacolo successivo
Macario si affaccia in sala annunciando l'ultima proiezione: un documentario "scientifico" sulla vita delle rane
il proprietario del locale, molto arrabbiato, afferra pern il cravattino Macario che, perdendo l'equilibrio, sbtte contro una scaffalatura sulla quale sono posate pellicole e barattoli di vernice multicolore; tutto cade e la vernice colorato imbratta le pellicole
il pubblico in sala protesta
Macario proietta una pellicola sporca di colore
il film inizia e il pubblico applaude vedendo che si tratta di un film "a colori"
inizia la proiezione del terzo film, ovvero di un cartone animato:
"Nel paese dei ranocchi"
una bambina racconta in versi con rima, mentre le immagini animate scorrono, come si riproducono le rane
girini in acqua tra piante acquatiche
una pianta acquatica è animata e mostra un girino, diverso dagli altri
mentre gli altri girini crescono in fretta il rnocchio chiamato "Tardino" rimane piccolo e per la vergogna scende a nascondersi verso il fondo
al piccolo spuntano solo due zampette e non riesce a perdere il codino, come invece è accaduto ai suoi compagni
tutti i ranocchi cresciuti vengono invitati dalla mamma ad uscire dall'acqua e a respirare, mentre il piccolo diverso dagli altri non riesce ad abituarsi
la mamma sta insegnando ai piccoli a gracidare, quindi cerca di svegliare Tardino
Tardino viene preso in giro dai compagni per il suo codino e scappa
viene inseguito da un serpente che lo afferra per il codino fino strapparglielo
Tardino torna tra i compagni che lo festeggiano con un concerto
fine le film
i bambini in sala applaudono; Macario è seduto tra loro e tiene un piccolo in braccio
tutti iniziano a protestare e a chiedere di vedere un altro film a colori
il proprietario della sala, non più arrabbiato si congratula con Macario per essere riuscito a produrre un film a colori
il proprietario promette a Macario di farlo entrare in società con lui se fosse riuscito a proiettare un altro film a colori
Macario, felice, entra nella cabina di proiezione
Macario, seduto in cabina, ha svolto una pellicola e la sta mescolando in una grande insalatiera, aggiungendo prima un colore, poi un altro; quindi prende la pellicola tutta aggrovigliata e la sistema sulla macchina da presa
sullo schermo in sala iniziano a scorrere le immagini del quarto film:
"Ritmi Nuovi"
il sipario di un palcoscenico teatrale si apre su un paesaggio di campagna percorso da un asinello che tira un carretto carico di gabbie di uccellini; un uomo e un bambino seguono il carro
il ragazzo osserva un uccellino in una gabbia quindi si rivolge allo zio chedendogli un parere; il merlo Totò infatti gli sembra un po' triste
lo zio lo rassicura quindi inizia a intornare un'aria lirica con voce da baritono
particolare dei dipinti su un lato del carretto
particolare di due colombe
un pappagallino in una gabbia
inquadratura dell'asinello che ha dei fiori sulla sella
particolare di un dipinto sul carretto
il carretto si ferma davanti a una casa dove al pianterreno è aperta una bottega di strumenti musicali
lo zio scende dal carretto si allontana dicendo al nipote, che sta pulendo una ruota del carro, di proseguire da solo
lo zio entra nella bottega mentre il nipote va a nascondere il carretto dietro dei covoni di paglia
il ragazzo prende il merlo Totò e si allontana con lui chiedendogli come mai è triste
il giovane posa il merlo sul ramo di un albero invitandolo a cantare, quindi inizia a intonare una canzone
il ragazzo lascia il merlo e corre al cancello di una villa accolto da una ragazzina che esce e corre via con lui
un ragazzo con una fionda colpisce con un sasso il merlo sul ramo
il padroncino del merlo arriva trafelato e si accapiglia con il ragazzo
mentre i due lottano per terra la bambina prende tra le mani il merlo caduto esamine a terra
il ragazzo con la fionda scappa; la bambina raccoglie dei fiori con i quali ricopre il corpicino del merlo, mentre il ragazzo si stende a terra disperato
la ragazza intona un canto
i due ragazzi a un certo punto sentono il canto dell'usignolo e sorpresi lo ascoltano, quindi si allontanano tenendosi per mano
i due ragazzi arrivano davanti alla casa dove si trovo lo zio; i tre entrano in casa e lo zio mostra loro un grammafono
i due giovani sono melanconici per la morte del merlo; la giovane accarezza un grosso pappagallo su un trespolo; lo zio mostra loro un disco in vinile
particolare dell'etichetta del disco su cui si legge: "La voce del padrone. Il disco incantato"
lo zio avvia il disco sul grammofono, mentre il nipote porge del cibo agli uccellini
il ragazzo si accorge della nascita di tre uccellini e li mostra allo zio e alla sua amica Maggiolina
i tre iniziano a ballare facendo il girotondo intorno al grammofono; improvvisamente sul disco si materializzano dei piccolissimi musicisti che iniziano a danzare, cantare, suonare strumenti
un giovane in abito da sera di raso bianco è seduto sull'orlo della bocca del grammofono e canta
le dimensioni di Maggiolina si riducono e finisce anche lei sul grammofono a cantare insieme al gruppo
inquadratura dello zio e del nipote mentre cantano
inquadratura di alcuni uccellini mentre svolgono delle acrobazie
Maggiolina e il gruppo di musicisti alle sue spalle si inchinano al pubblico e il sipario si chiude
Macario nella cabina di proiezione è in difficoltà perché la sua cravatta è finita negli ingranaggi della macchina da presa; non riuscendo a liberarsi anche Macario finisce all'interno della cinepresa e viene proiettato sul grande schermo finché non ne esce con un salto, rompendo il telone
un lampadario cade e si rompe sulla testa di Macario; le stelline del mal di testa si trasformano in lettere che compongono la parola "Fine"