la gande basilica di san Pietro con il piazzale vuoto e due carabinieri che camminano
inquadrature della piazza con le fontane zampillanti
la bandiera italiana reale e quella pontificia incrociate sul colonnato del Bernini, i due carabinieri sotto di esse
sfila la guardia svizzera con le corazze e gli elmi preceduta dalla banda, segue il plotone della guardia palatina e poi il plotone di gendarmi bianchi con gli alti colbacchi
l'ufficiale della guardia svizzera comanda l'attenti a tutta la guarnigione, i soldati del Vaticano schierati
primi piani dei soldati della guardia svizzera con l'alta uniforme
primi piani della guardia palatina e dei gendarmi bianchi
gli ufficiali del Vaticano a colloquio con gli ufficiali sabaudi
il Cupolone, l'obelisco di piazza san Pietro ed una guardia svizzera con corazza ed elmo
la guarnigione vaticana entra marciando nel cortile san Damaso
alti dignitari del governo papale nel cortile di san Damaso
la guarnigione si schiera all'interno del cortile, mentre le guardie svizzere, ultime ad entrare, proseguono la marcia e si posizionano nella Loggia
il governatore della città vaticana, commendator Serafini Camillo, insieme al consigliere di stato, marchese Pacelli, ed al sovrintendente delle poste pontificie, principe Massimo, in attesa del corteo reale nella piazza di san Pietro
i due eserciti: quello vaticano e quello italiano uno di fronte all'altro a segnare il confine tra i due stati
i soldati dell'esercito italiano schierati lungo la strada
i soldati ai lati del Lungotevere dinanzi a castel sant'Angelo mentre passano le auto del corteo reale
lo schieramento dei soldati italiani è lungo tutto il percorso che porta al Vaticano, le auto passano mentre un ufficiale di cavalleria cavalca in senso contrario per visionare la truppa
un'immensa folla oltre il colonnato del Bernini delimitata dallo schieramento militare fa ala all'arrivo del corteo
le auto arrivano in piazza san Pietro
oltre il colonnato, superato il confine, un plotone della guardia palatina riceve il corteo
le auto si fermano, la banda suona la marcia reale, i gendarmi bianchi sull'attenti con le spade sguainate
lo sportello dell'auto del Re si apre, il Re non scende e riceve il saluto del governatore della città del Vaticano che gli legge un breve discorso
il commendator Serafini saluta il Re con un grande inchino ed il corteo riparte
le auto in lontananza verso l'ingresso dello stato Vaticano e la grande folla con i soldati schierati di spalle
il corteo supera l'arco delle Campane, percorre via delle Fondamenta, passa il portone della Zecca dove è schierato un plotone della guardia svizzera
i cortili del Forno Borgia e dei Pappagalli vengono superati
due squilli di tromba che annunciano l'arrivo dei reali nel cortile di san Damaso
i reali accompagnati dal Gran Maestro del Sacro Ospizio, principe Ruspoli, che offre il braccio alla regina
il corteo vede in primo piano monsignor Caccia, maestro di camera del Papa, e monsignore Pacelli, segretario di stato, dietro di loro dame, uomini di stato e ciambellani
l'operatore inquadra gli alabardieri in servizio
il corteo dove si riconoscono: il ministro degli Esteri Dino Grandi, l'ambasciatore presso la santa sede De Vecchi di Val Cismon, dame di corte che indossano, come la regina, vestiti e veli bianchi
di nuovo gli alabardieri ed il corteo che prosegue con i monsignori, i militari, i dignitari dell'ambasciata tra cui la moglie di De Vecchi che indossa un abito nero, e i cavalieri d'onore
il corteo: il Re la Regina, il principe Ruspoli che offre sempre il braccio alla sovrana, e alla sinistra del Re monsignor Caccia, seguono Dino Grandi con una dama di corte, De Vecchi Val Cismon con una dama di corte, quindi tutte le altre personalità
alla porta di accesso agli appartamenti del Papa i palafrenieri e gli svizzeri si arrestano
il Re, la Regina, Ruspoli e Caccia camminano vicini e passano dinanzi alla guarnigione papale schierata
come prevede il protocollo nelle stanze che seguiranno il corteo di persone diminuirà
tra i dignitari del governo italiano Galeazzo Ciano
la cupola di san Pietro vista da fuori e da dentro con il suo soffitto a cassettone
i sovrani salutano il cardinale Merry del Val, arciprete della basilica, all'uscita
il lungo corteo si riforma per uscire nuovamente sulla piazza di san Pietro
la regina sempre al braccio di Ruspoli ed il Re con accanto monsignor Caccia
la guardia palatina sull'attenti, la banda suona l'inno sabaudo, per salutare il re d'Italia
il corteo discende le gradinate della basilica, al fondo delle quali ci sono le auto
il Re sale sulla prima auto che dopo i saluti parte, seguita da una seconda e da una terza dove ha preso posto la Regina
le auto riprese dall'alto mentre lasciano la basilica, attraversano la piazza e si apprestano ad uscire dallo stato pontificio
molte persone sono radunate sulle terrazze del colonnato del Bernini dietro le statue
sullo sfondo lo schieramento della guarnigione vaticana, sul confine, ed oltre il colonnato i soldati italiani
il cardinale Gasparri in visita al Re, lascia palazzo del Quirinale con la sua auto ed un'altra che accompagna
le due bandiere incrociate sul colonnato del Bernini
un'altra giornata, il papa affacciato al balcone con due alti prelati saluta la folla convenuta che numerosa gremisce la piazza
la folla dei fedeli con gli ombrelli che sventola fazzoletti