L'interno del Palazzo delle Esposizioni completamente rinnovato, con gli allestimenti degli architetti Aschieri e Del Debbio: la galleria delle nicchie con le sculture di A. Martini
il "Giardino d'inverno" ideato da Del Debbio
la luminosa fontana ornamentale in vetro di Venini al centro del suddetto giardino; un gruppo di visitatori si aggira per il giardino interno
l'ingresso della regina Elena seguita dal re nella sala retrospettiva con le sculture di Medardo Rosso; varie personalità accompagnano i reali, fra le quali C.E. Oppo - segretario generale della Quadriennale e il conte Enrico di San Martino - presidente della Quadriennale
primi piani di dipinti veristici di G.A. Sartorio raffiguranti bambini sulla spiaggia immersi nella luce del sole
colpo d'obiettivo nella sala IV che espone dipinti dell'Accademico d'Italia Antonio Mancini; si distinguono l' "Autoritratto" e "Accordi"
le autorità visitano la sala con le sculture di Medardo Rosso
primi piani di dipinti - l'"Autoritratto con la moglie", il "Mosè ritrovato" e "Le tre età" - di Armando Spadini, artista rappresentato da una mostra retrospettiva
i reali con Oppo, il conte di San Martino e altre personalità nella sala di Medardo Rosso
una testa di vecchia che ride; si tratta di una delle cere di Medardo Rosso esposta nella mostra retrospettiva a lui dedicata nella sala XXXI
la scultura "Bambina al mare" di Arturo Dazzi, collocata al centro della Rotonda d'onore, ripresa da diversi punti di vista
le autorità, fra cui il ministro Balbino Giuliano, entrano nella sala collettiva XXIX che espone dipinti alle pareti e il monumentale busto di "Fante che dorme", opera dello scultore Domenico Rambelli
la sala collettiva XXXVI che espone dipinti dei continuatori della tradizione ottocentesca, fra cui la "Madonna delle rose" di G. Grosso, e la statua in cera "Ragazza che accorda la cetra" dello scultore Mario Fioroni
primi piani di tre dipinti collocati nella sala XXXVI: "Carabinieri" di Memmo Genua; la "Madonna delle Rose" di G. Grosso; "Il viaggio di un'anima" di A. Bocchi
la grande statua del "Puro folle" di Adolfo Wildt
messa a fuoco di un dipinto di Carlo Socrate raffigurante una donna con bambino
primi piani di quadri di Felice Casorati: "La famiglia", dipinto affisso accanto a "Cetrioli", e la natura morta con "Mele"
colpo d'obiettivo nella sala personale dedicata allo scultore Accademico d'Italia, Adolfo Wildt: si vedono i busti-ritratto del Re, di Margherita Sarfatti e di Santa Lucia e, affissi, alle pareti i cartoni del ciclo "Le grandi giornate di Dio e dell'umanità"
un angolo della sala di Wildt con un busto marmoreo di figura femminile, forse Santa Lucia, collocato su un piedistallo
messa a fuoco di uno dei cartoni, disegnati da Wildt, con l'episodio della creazione
le autorità si aggirano per la sala con le opere degli "Italiani di Parigi"; si intravedono sulla parete di fondo dipinti di Tozzi e Campigli